Lo shiatsu nasce ufficialmente nel Giappone del XX secolo, fondandosi sulle antiche tecniche cinesi di manipolazione fisica e sui principi della millenaria medicina tradizionale cinese. Il suo scopo è prioritariamente preventivo: mantenere innanzi tutto, o ripristinare, quello stato di equilibrio e benessere psico-fisico che in origine è naturale per gli esseri umani.
Shiatsu: che cos’è?
La parola shiatsu significa pressione (atsu) con le dita (shi): la pressione che si effettua è perpendicolare, graduale e costante, attraverso le dita ma anche le mani.
La pressione attraverso le mani è prima di tutto presenza che si apre all’ascolto e alla comunicazione. Si fa guidare dalla risposta del corpo della persona che riceve.
La pressione viene esercitata seguendo le linee dei meridiani che rappresentano la struttura energetica dell’essere umano e secondo la medicina orientale ne esprimono l’essenza a livello spirituale e psicofisico. Se si verifica per qualche ragione uno squilibrio nella circolazione di quest’energia, questo si manifesta con un malessere o un disagio.
Lo shiatsu è quindi un’arte che si occupa delle persone considerandole un’unità di corpo, mente e spirito, cercando di superare la separazione tra pensiero, emozione e fisico.
Attraverso le pressioni effettuate sul corpo del ricevente e la comunicazione tra operatore e ricevente si innesca un processo di riflessione e consapevolezza di sé che favorisce il recupero della capacità spontanea di mantenere in equilibrio il proprio organismo.
Capacità che spesso le condizioni in cui si vive inducono a dimenticare.
Come si pratica un trattamento?
Un trattamento shiatsu ha la durata di circa 45 – 60 minuti.
- Si pratica a terra su di un materasso di cotone o su di un lettino.
- La persona che riceve il trattamento indossa abiti comodi e possibilmente in fibra naturale.
- Durante un trattamento è possibile usare le parole per comunicare, ma è anche bene coltivare un atteggiamento di silenzio e attenzione verso di sé.
Shiatsu: a cosa serve?
Gli effetti principali di un trattamento sono essenzialmente un senso di rilassamento e benessere generale, ovvero:
- il riconoscimento delle tensioni muscolari presenti nel proprio corpo
- la consapevolezza del proprio modo di reagire allo stress
- la consapevolezza ciò che significa “benessere” per il proprio organismo.
Non si sostituisce in nessun caso alla medicina occidentale, ma può aiutare a prevenire ed affrontare comuni difficoltà come tensioni e dolori muscolari, emicrania, ansia, stanchezza, insonnia. Si può praticare in gravidanza a partire dal terzo mese.
È stata anche dimostrata l’efficacia dei trattamenti shiatsu nel sostegno al controllo dei sintomi in patologie croniche e debilitanti, nei disturbi del comportamento alimentare.
Lo shiatsu tuttavia tratta le persone e non le patologie, e quindi gli effetti di un trattamento sono squisitamente individuali, un mistero che si può scoprire soltanto attraverso la propria esperienza personale.