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La Mindfulness a scuola

Mind Up: la consapevolezza ed il benessere si coltivano anche a scuola

Immaginatevi un percorso rivolto agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado; una serie di incontri che possa aiutare bambini e ragazzi a conoscere il funzionamento del cervello e della mente; che dia loro gli strumenti per gestire il “mostro che spegne il cervello” in situazioni di stress, sia di fronte all’impegno scolastico che nelle relazioni (per esempio durante una situazione di conflitto).

Ebbene questo percorso esiste, si chiama MindUp, arriva dall’America, dove è stato validato, e affonda le sue radici nelle neuroscienze, nella mindfulness, nell’educazione sociale ed emotiva e nella psicologia positiva.

Un programma attraverso il quale gli studenti possano scoprire quanto e come i loro pensieri e le loro emozioni influenzino il loro agire e di come possano coltivare la consapevolezza; che li guidi verso un maggiore benessere personale e che li possa aiutare a comprendere quanto loro stessi siano responsabili della loro salute, fisica e mentale e dell’ambiente che li circonda, a partire da ciò che avviene in classe fino a ciò che riguarda l’intero pianeta.

Attraverso quindici incontri di circa un’ora ciascuno, gli studenti esplorano vari aspetti del nostro sentire e agire nel mondo: un primo modulo è dedicato alla consapevolezza dei sensi e del corpo in movimento; bambini e ragazzi apprendono degli strumenti concreti attraverso i quali calmare la mente e direzionare l’attenzione, in modo da essere più concentrati e focalizzati, requisito fondamentale per l’apprendimento e per prendere decisioni costruttive e consapevoli. In particolare, a partire dal terzo incontro, cominciano a coltivare l’attenzione focalizzata, che è l’essenza della mindfulness, grazie alla quale, attraverso una pratica costante, avvengono nel sistema nervoso delle modificazioni funzionali e strutturali che portano all’integrazione e all’armonizzazione delle varie parti del cervello (Daniel Siegel). Nella seconda parte gli alunni imparano a riconoscere i loro pensieri e a coltivare l’intenzione di focalizzarsi su ricordi e pensieri positivi; scoprono che possono agire sul pensiero in modo da influenzare il loro stato d’animo, impedendo ad un atteggiamento negativo di prendere il sopravvento. Bambini e ragazzi imparano ad utilizzare queste qualità di base per gestire le loro emozioni e toccano con mano quanto coltivare un atteggiamento positivo sia in realtà semplice (anche se non facile) ed efficace. Nell’ultimo modulo gli studenti divengono consapevoli di come si sentono nell’essere trattati con gentilezza e nel compiere atti gentili nei confronti degli altri, dapprima verso i compagni di classe e poi verso la comunità.

La proposta unica ed innovativa consiste non tanto nei contenuti trasmessi, che costituiscono il fulcro di moltissimi progetti di prevenzione rivolti alle scuole, ma nella modalità attraverso cui sono trasmessi: l’intento è quello di esplorare con i partecipanti ogni tema proposto a partire dall’esperienza personale; l’invito è quello di portare l’attenzione su come ci si sente nel compiere un certo gesto, mangiare in un certo modo, relazionarsi in modo gentile e consapevole. Riassumendo, l’obiettivo è quello di fare in modo che gli alunni  aumentando gradatamente la loro capacità di calmare la mente e focalizzare l’attenzione, imparino a gestire le emozioni, a riconoscere i pensieri disfunzionali e non lasciarsi intrappolare da essi;  si pone l’accento su alternative efficaci, suggerite e sperimentate in classe, coltivando un modo di agire più sano e costruttivo. Frequentando gli incontri gli studenti intuiscono che stare bene significa partire da Sè ma curarsi anche di chi ci sta intorno, e che il nostro benessere dipende, non solo da noi stessi ma da come stanno gli altri nonchè da quanto ci prendiamo cura del pianeta su cui viviamo.

L’efficacia del programma dipende enormemente dai docenti, che quotidianamente hanno il compito di accompagnare gli studenti nel coltivare l’attenzione focalizzata e far si che bambini e ragazzi approfondiscano e lascino sedimentare i vari temi affrontati. Il percorso prevede lo svolgimento di piccole attività, adatte alle varie fasce d’età e facilmente inseribili all’interno di quelle curricolari. I docenti sono dunque attori imprescindibili ed è fondamentale che siano motivati e conoscano il programma e la mindfulness, affinchè gli alunni possano trarre vantaggio dal programma. Per questo la condizione ideale è che loro stessi siano formati prima di far partecipare i loro alunni: esistono dei percorsi appositi, pensati per il corpo docente. Tali percorsi ( MBE – MBWE – SMART ) servono per poter affrontare al meglio il percorso con gli alunni, allo stesso tempo servono ai docenti stessi per avvicinarsi alla mindfulness, imparare a gestire lo stress e prevenire il burnout. In altre parole, vengono forniti strumenti efficaci   ai docenti per migliorare la loro qualità di vita, calmare la mente, focalizzare l’attenzione, scoprire che il loro benessere si riversa su quello degli alunni e del mondo che li circonda.

( a cura di Laura Onor e Silvia Grasso )

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